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Trento, 28 giugno 2013
CI SALVA LUCIA DAL PD VERSO LE «ULTIMARIE»
dal Trentino di venerdì 28 giugno 2013

Se non fosse per la presenza di Lucia, queste primarie trentine di coalizione sarebbero le ultimarie, tanto è l’appeal da soporifera tisana che ispira questo affascinante torneo politico di masturbazione assessorile.

Se non fosse per Lucia. La dipartita di Dellai, come sappiamo, ha lasciato il centrosinistra trentino nel clima, mesto e sconfortevole, di un orfanatrofio. Per mesi e mesi gli orfanelli Pd-Patt-Upt non han trovato di meglio che fare pressing sulla Pacher/ombra di Dellai, bruciando, via via, non una, ma ben due possibilità di consegnare il testimone ad altrettanti personaggi di gran prestigio, spessore e competenza, quali Donata Borgonovo Re e Diego Schelfi che, unici, avrebbero avuto il pregio di unificare trasversalmente quote non piccole di elettorato maschile e femminile. Ma sono prevalsi, purtroppo, i calcoli meschini di troppi supponenti ragionieri delle segreterie partitiche che, per star dal lato di una illusoria sicurezza, hanno pensato bene di conteggiare e far fruttare i bonus che notoriamente sempre si acquisiscono gestendo alcuni assessorati di Gran Mamma Provincia.

La storia non è finita qui, ahimè, ahinoi, ahiloro. Costoro, gli orfanelli, dopo aver fatto mancare, come dicevo, adeguato sostegno all’idea di una donna al vertice, Donata Borgonovo Re, per senso di colpa hanno dato spazio ad un garrulo “tavolo” delle cosiddette pari opportunità, riproponendo, dopo vent’anni, la battaglia delle quote rosa. Roba da climaterio. Scusate, care femmine della politica trentina, ma voi, che da sempre denunciate il fenomeno del “soffitto di cristallo”, quello per cui le donne troverebbero un ostacolo insormontabile ad accedere ai posti di comando, non avete sostenuto la disponibilità ad assumere la responsabilità di Governatrice di Donata Borgonovo Re e, prima di lei ancora, anche quella di Ilaria Vescovi, ed oggi proponete all’elettorato femminile di votare tante ancelle nelle liste di Gilmozzi, Rossi e Alessandro Olivi.

Dove sta coerenza, e logica in tutto questo ? Io credo che ciò che realmente può motivare a votare “donna” non siano i ragionamenti sulla parità di diritti, ma che l'endemica sfiducia nei confronti delle donne in politica sia superabile proprio sostenendo la candidatura ai vertici di donne che si sono fatte valere nella vita civile, come sarebbe stato doveroso per le due donne sopra citate. Che è questo esempio, di donne capaci di successo, e solo questo, che può stimolare altre donne a seguire l'esempio della bellezza dell'impegno sociale e politico. Frustrare il protagonismo di queste donne eccellenti, per poi invocare la presenza burocratica di altre donne in lista è davvero un non senso.

Per fortuna però che in ballo oggi c'è Lucia. Lucia Coppola intendo.

Lucia è una gran donna, per la gioiosa intelligenza del suo impegno ormai cinquantennale. Lucia è sempre stata in prima fila. Nel mondo della scuola innanzi tutto, in cui è stata prima insegnante e poi coordinatrice e dirigente. In tutte le battaglie delle donne, dei deboli, dei diritti, dell'ambiente e delle libertà E' esponente di associazioni internazionali per la pace. È conoscitrice dei meccanismi istituzionale in quanto eletta più volte in Consiglio a Trento. Lucia è anche premiata scrittrice di prosa e poesia. Lucia, con i suoi figli, nipoti, tanti fratelli, con il suo caro Fausto, è garanzia per tutti coloro che amano la famiglia e l'umanità gioiosa. Vediamo un po' di non perdere anche questa occasione. Che queste primarie, allora, potrebbero recuperare un senso. 

LUCIA COPPOLA

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